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Ricerca: Nomi = CFIV129840
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Livello bibliografico | Monografia |
Tipo documento | Testo a stampa |
Autore principale | Euripides |
Titolo | Alcesti / Euripide ; tradotta dalla Scuola di teatro dell'Istituto nazionale del dramma antico ; sotto la direzione di Antonio Garzya |
Pubblicazione | Siracusa : Istituto nazionale del dramma antico, 1992 |
Descrizione fisica | 72 p. ; 21 cm |
Sommario,abstract |
·
Rappresentata nel 438 a.C., Alcesti è la più antica fra le tragedie di Euripide a noi pervenute. Ispirata a un mito di cui si narra anche nel Simposio di Platone, essa mette in scena una storia d'amore, che ha per protagonisti il re di Tessaglia Admeto e la sua sposa Alcesti. Admeto ottiene da Apollo la possibilità di sfuggire alla morte, a patto che un altro si sacrifichi in sua vece. E a dare la vita per lui non sono i vecchi genitori, né gli amici fidati, ma la giovane moglie. La tragedia, poi conclusa dall'intervento benefico di Eracle che strappa la donna alle divinità infernali, dà la misura del talento creativo di Euripide, capace di penetrare zone inesplorate dell'emotività umana.
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Titolo uniforme |
·
Alcestis | CFIV006703
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Nomi |
·
[Autore] Euripides
·
[Autore] Garzya, Antonio
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Lingua di pubblicazione | ita |
Paese di pubblicazione | it |
Codice identificativo | BVE0140383 |
Collocazione | Inventario | Note all'inventario | Fruizione |
---|---|---|---|
. 880 | 000017010 | 1 v. | consultazione, prestito, fotoriproduzione |
Collocazione | Inventario | Note all'inventario | Fruizione |
---|---|---|---|
SL 882 EUR/ALC | 000011820 | 1v. | consultazione, prestito, fotoriproduzione |
Scheda: 12/15 |
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Livello bibliografico | Monografia |
Tipo documento | Testo a stampa |
Autore principale | Plautus, Titus Maccius |
Titolo | Stichus / Plauto ; tradotto dalla Scuola del teatro antico dell'INDA sotto la direzione di Gianna Petrone |
Pubblicazione | Siracusa : Istituto nazionale del dramma antico, 1985 |
Descrizione fisica | 53 p. ; 21 cm. |
Sommario,abstract |
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Ci sono due sorelle, Pànfila e Panègiri, che da ben tre anni non hanno più notizie%dei rispettivi mariti, i quali sono partiti per un viaggio allestero in cerca di fortuna%col commercio.%Antifone, il vecchio padre delle due giovani donne, è stanco dellimbarazzante%dolore delle figlie. Consiglia a queste di abbandonare il tetto coniugale e di chiedere%il divorzio: ma le due, pur ferite e preoccupate, resistono,con la speranza che i%rispettivi mariti arrivino da un momento allaltro.%Tanta fedeltà è finalmente premiata: il servetto Pinàcio arriva trafelato dal porto%con la notizia che i due mariti sono tornati. Ecco che la gioia di tutti si trasforma in%una festa generale.%Si beve, si canta, si danza tra baci, abbracci, strilli
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Nomi |
·
[Autore] Plautus, Titus Maccius
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Classificazione Dewey |
·
872.01 (23.)
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Lingua di pubblicazione | ita |
Paese di pubblicazione | it |
Codice identificativo | UFI0381462 |
Collocazione | Inventario | Note all'inventario | Fruizione |
---|---|---|---|
LG 872.01 PLA STI | 000016636 | 1 v. | consultazione, prestito, fotoriproduzione |
Scheda: 13/15 |
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Livello bibliografico | Monografia |
Tipo documento | Testo a stampa |
Autore principale | Aeschylus |
Titolo | Agamennone / Eschilo ; traduzione della Scuola di teatro dellʼ Istituto Nazionale del Dramma Antico sotto la direzione di Umberto Albini |
Pubblicazione | Siracusa : Istituto Nazionale Dramma Antico, 1994 |
Descrizione fisica | 71 p. ; 20 cm. |
Sommario,abstract |
·
Dopo la lunga guerra di Troia, durata ben 10 anni, Agamennone ritorna vincitore in patria e si ricongiunge a sua moglie, Clitemnestra. Con sè porta da Troia distrutta la profetessa Cassandra, come concubina e schiava personale. Al suo arrivo al palazzo degli Atridi, Clitemnestra lo accoglie con pompa e onori spettanti ad un sovrano che torna dopo tanto tempo in patria. Cassandra, sulla soglia del palazzo si arresta e si rifiuta di procedere oltre, poiché profetizza la propria morte e quella dello stesso Agamennone. Il delitto sarà efferato, e placherà le Erinni, divinità vendicatrici che insidiano la vita del re a causa delle terribili colpe che gravano su tutta la stirpe degli Atridi. Interrogata sull'identità di colui che ucciderà il Re Agamennone, per via della maledizione di Apollo che la condanna a profetizzare sciagure senza mai essere creduta da coloro che le subiranno, Cassandra ne rivela invano il nome. Nessuno le crederà, e l'omicidio avverrà puntualmente. Di fronte allo sgomento del popolo per l'accaduto, Clitemnestra, responsabile assieme ad Egisto della morte del proprio marito, prende il potere. Con questo efferato omicidio, si vendica della figlia che Agamennone sacrificò agli dei per muovere la flotta alla volta di Troia.
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Nomi |
·
[Autore] Aeschylus
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Classificazione Dewey |
·
882.01 (23.)
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Lingua di pubblicazione | ita |
Paese di pubblicazione | it |
Codice identificativo | TO01293653 |
Collocazione | Inventario | Note all'inventario | Fruizione |
---|---|---|---|
SL 882 ESC/AGA | 000014527 | 1 v. | consultazione, prestito, fotoriproduzione |
Scheda: 14/15 |
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Livello bibliografico | Monografia |
Tipo documento | Testo a stampa |
Autore principale | Seneca, Lucius Annaeus <4 a.C.-65> |
Titolo | Tieste / Seneca ; tradotto dalla Scuola di teatro dell'INDA ; sotto la direzione di Giusto Picone |
Pubblicazione | Siracusa : Istituto nazionale del dramma antico, 1991 |
Descrizione fisica | 53 p. ; 21 cm. |
Titolo uniforme |
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Thyestes | CFIV011797
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Numeri |
·
[BNI] 93-7515
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Nomi |
·
[Autore] Seneca, Lucius Annaeus <4 a.C.-65>
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Classificazione Dewey |
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872.01 (23.)
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Lingua di pubblicazione | ita |
Paese di pubblicazione | it |
Codice identificativo | CFI0243654 |
Collocazione | Inventario | Note all'inventario | Fruizione |
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LG 872.01 SEN TIE | 000016644 | 1 v. | consultazione, prestito, fotoriproduzione |
Scheda: 15/15 |
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Livello bibliografico | Monografia |
Tipo documento | Testo a stampa |
Autore principale | Seneca, Lucius Annaeus <4 a.C.-65> |
Titolo | Medea / Lucio Anneo Seneca ; tradotta dalla Scuola di teatro antico dell'INDA, sotto la direzione di Italo Lana ; elaborazione drammaturgica di Renzo Rosso |
Pubblicazione | Siracusa : Istituto nazionale del dramma antico, 1989 |
Descrizione fisica | 50 p. ; 21 cm. |
Sommario,abstract |
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Ripudiata da Giàsone, cui aveva consentito la conquista del vello doro grazie alle sue arti magiche e ai suoi crimini, Medea medita unatroce vendetta ai danni delleroe che lha abbandonata per contrarre nuove nozze con Creùsa, figlia di Creonte, re di Corinto. Dopo aver eliminato con la magia sia la rivale sia il re, Medea mette in atto lintento di punire il traditore Giàsone uccidendo i figli avuti da lui. Al padre annichilito dal dolore leroina, fuggendo su un carro alato, lascia lamara consapevolezza che non vi sono dèi negli alti spazi del cielo, ove al loro posto si colloca lentità infera della madre che toglie la vita alla sua prole. Nel riscrivere questo mito atroce e notissimo Seneca si misurò certamente con la tradizione teatrale latina, per noi perduta, allinterno della quale doveva occupare un posto di rilievo la Medea di Ovidio. Rispetto al celebre modello euripideo le innovazioni sono di notevole rilevanza: sin dallinizio dellazione la protagonista è preda di un furor incoercibile che la spinge alla sovversione di ogni ordine, fisico ed etico; lantagonista Giàsone è spinto dalla pietas per i figli a ripudiare la terribile compagna ed è reso debole dalla consapevolezza delle proprie colpe, la più grave delle quali è laver sfidato il mare con la prima nave violando le leggi della natura per acquisire il vello doro, simbolo e garanzia del regnum; nel compiere il misfatto estremo Medea si pone in gara con i delitti realizzati da virgo e postula lesigenza che il suo nemico sia al contempo vittima e spectator, sì da confermare con il proprio strazio lesito felice della performance.
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Nomi |
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[Autore] Seneca, Lucius Annaeus <4 a.C.-65>
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Classificazione Dewey |
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872.01 (23.)
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Lingua di pubblicazione | ita |
Paese di pubblicazione | it |
Codice identificativo | UBO2473989 |
Collocazione | Inventario | Note all'inventario | Fruizione |
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LG 872.01 SEN MED | 000016641 | 1 v. | consultazione, prestito, fotoriproduzione |