· Biblioteca universale Rizzoli ; 1025-1029

· Trad. di U. Dettore.

· Nel 1639, al castello di Chaumont en Touraine, il giovane marchese Henri d'Effiat si congeda dalla madre e dalla principessa Marie de Gonzague, duchessa di Mantova, che ama e dalla quale è amato. Impressionato dai commenti del maresciallo Bassompierre sulle qualità e la lealtà dei nobili, protesta contro l'arresto dello stesso maresciallo da parte degli scagnozzi di Richelieu. Cinq-Mars, recandosi all'assedio di Perpignan, si ferma a Loudun, dove si svolge il processo a Urbain Grandier, sacerdote accusato di magia dai giudici, tra cui il lugubre Laubardemont, inviato anche lui dal cardinale. Torturato, poi condannato a morte, Urbain viene difeso solo dalla superiora delle Orsoline, Jeanne de Belfiel, la nipote stessa di Laubardemont. Urbain viene bruciato vivo di fronte a una folla inorridita dall'ingiustizia. Lo stesso Cinq-Mars ha assistito a questa esecuzione dopo essere stato informato dal suo ex maestro, padre Quillet, dei crimini di Richelieu. Richelieu, da parte sua, assistito dalla sua “eminenza grigia”, padre Joseph, rafforza il suo potere sul re Luigi XIII…

· Cinq-Mars, ou Une conjuration sous Louis 13. | CFIV115747

· [BNI] 1956 4362

· [Autore] Vigny, Alfred : de

· Dèttore, Ugo

· 843.7 (21.)