· Serie arte Garzanti

· Non si nomina Camille Pissarro, di solito, senza aggiungere ch’egli era «il decano dell’impressionismo». E’ una qualifica, questa, che non si è mai compreso bene se alluda solo ad un dato cronologico o non, invece, anche ad una priorità nei temi e nella pratica «impressionista». Se il motivo comune ai pittori diversissimi che esposero nel 1874 nelle sale del fotografo Nadar fu quello, meccanico ed esterno, della pittura all’aperto, in «plein-air», il «decano» non fu certo Pissarro e non lo fu nemmeno Monet; ma il titolo spetterà invece a Corot, o Delacroix, o Courbet. Mentre un artista come Degas, al contrario, dovrà essere per sempre escluso dagli «impressionisti», avendo orgogliosamente affermato di non avere mai drizzato un cavalletto in campagna e di aver dipinto in studio anche i paesaggi. Se l’impressionismo, invece, fu qualcosa di più, se fu una rivoluzione morale e formale, una nuova civiltà, insomma, allora cercare il «primo» fra i pittori che sbarcarono sulle sue spiagge colorate è perlomeno un controsenso.

· [Autore] Pissarro, Camille

· Savonuzzi, Paolo