Sommario,abstract
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Dopo i primi romanzi, larte del Verga muta completamente di contenuto e di stile: ora è il mondo degli umili e dei diseredati che viene rappresentato, nella sua drammatica verità, da uno scrittore che si fa uno di loro. Alla prima novella Nedda (1874), bozzetto siciliano come la definì lo stesso Verga, seguirono le raccolte Primavera e altri racconti (1876), Vita dei campi (1880), Novelle rusticane (1883), Per le vie (1883), dambiente popolare milanese, Vagabondaggio (1887), I ricordi del capitano dArce (1891), Don Candeloro e C.i (1894). Dominano qui sentimenti elementari e situazioni esasperate che inevitabilmente si concludono con una catastrofe: Nanni Lasca uccide la magnetica Lupa che lo ha trascinato nella colpa incestuosa, compar Alfio uccide il rivale, Jeli il pastore uccide il signorino, già suo compagno di giochi, che gli ha preso la sua Mara. Le passioni di questi primitivi scrive Luigi Russo hanno un centro, un tempio: la casa, con tutte le sue leggi dellonore e del lavoro. Non più passioni di nomadi e di stravaganti, di sognatori senza un passato, ma passioni di gente che impegna tutto un mondo e tutta una religione. E i loro drammi appaiono per lappunto drammi religiosi: lamore, il desiderio sensuale, lonore, la vendetta perdono la loro forma demoniaca, trascendono cioè le persone, e si richiamano ad unetica tutta ideale, elementarissima ma organica e ferrea nelle sue leggi.
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