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Livello bibliografico | Monografia |
Tipo documento | Testo a stampa |
Autore principale | Hikmet, Nâzim |
Titolo | Gran bella cosa è vivere, miei cari : romanzo / Nazim Hikmet ; traduzione di Fabrizio Beltrami ; a cura di Giampiero Bellingeri |
Pubblicazione | Milano : Mondadori, 2010 |
Descrizione fisica | 254 p. ; 23 cm. |
Collezione | |
Sommario,abstract |
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Pubblicato nel 1962, un anno prima della sua morte in esilio a Mosca, Gran bella è cosa vivere, miei cari è un romanzo la cui gestazione ha accompagnato gran parte della vita di Hikmet. Pur trattandosi di un'opera di fiction, le vicende che Hikmet racconta sono attinte dalla sua biografia: sua è la voce del narratore, un uomo morso da un cane rabbioso che attende la fine del periodo di incubazione isolato in una capanna dell'Anatolia lasciandosi andare alle intermittenze della memoria e del cuore; suo è il materiale di vita che si accumula nelle pagine, gli squarci sull'infanzia, i momenti di attivismo politico, le sofferenze dell'esilio; suo l'incancellabile ricordo di un'amatissima donna, Anushka, sfuggente e contesa. Ma definire questo romanzo come semplicemente autobiografico sarebbe oltre modo riduttivo. Perché scorre nelle sue pagine una forza creativa che attinge alla poesia di Hikmet e a tutta la sua opera, in un singolare procedimento che si potrebbe semmai definire autobiografico.
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Titolo uniforme |
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Yaşamak güzel şey be kardeşim. | CFIV107690
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Numeri |
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[ISBN] 9788804603221
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Nomi | |
Lingua di pubblicazione | ita |
Paese di pubblicazione | it |
Codice identificativo | UBO3820212 |
Collocazione | Inventario | Note all'inventario | Fruizione |
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SALA D IV c 10 | 000087919 | 1 v. | consultazione, prestito, fotoriproduzione |