· Biblioteca universale Rizzoli ; 259-260

· Traduzione di Alfredo Polledro.

· Vie de Tolstoi | CFIV047706

· [BNI] 1951 4495

· [Autore] Rolland, Romain

· Polledro, Alfredo

· 891.733 (23.)

· Biblioteca universale Rizzoli ; 522-523

· Nota introduttiva di Alfredo Polledro.

· Sevastopolʼskie rasskazy. - | CFIV010449

· [BNI] 1953 4107

· [Autore] Tolstoj, Lev Nikolaevič

· [Autore dell'introduzione, etc.] Polledro, Alfredo

· [Traduttore] Faccioli, Giovanni

· 891.733 (23.)

· Sočinenija A.P. Čehova | CFIV006477

· [1]: Teste in fermento / Anton Cechov ; [Traduzione di Alfredo Polledro]

· 1: Uno scherzetto / Anton Cechov

· [2]: Il fiammifero svedese / Antòn Cechov

· [5]: La steppa / Anton Cechov

· [6]: Una scommessa / Antòn Cechov

· Una storia noiosa / Anton Cechov

· [8]: Il duello / Anton Cechov

· [9]: Il monaco nero / Anton Cechov

· 10: Lo studente / Anton Cechov

· 11: I contadini / Anton Cechov

· [4]: Il giudice istruttore / Anton Cechov

· 12: Anima cara / Anton Cechov ; e indice generale

· [Autore] Čehov, Anton Pavlovič

· [Traduttore] Polledro, Alfredo

· Biblioteca universale Rizzoli ; 622-623

· Traduzione di Alfredo Polledro

· Un vecchio banchiere e un giovane giurista si trovano a discutere su quale pena sia più accettabile tra la morte e la reclusione a vita. Nonostante il pensiero comune sia orientato sull’immoralità di entrambi i castighi, ci sono delle divergenze. Il primo è convinto che la pena di morte sia più umana perché indolore. Il secondo ritiene che vivere, anche se non del tutto, sia meglio che non vivere affatto. I due arrivano a fare una scommessa, dopo la discussione. Il vecchio banchiere pagherà al giovane la somma di due milioni se questo riuscirà a sopravvivere solo e recluso per quindici anni. Così avrebbe dimostrato la sua tesi, dando prova di poter rinunciare alla sua libertà per un lungo arco di tempo. Il giovane avrebbe vissuto i successivi quindici anni in uno dei padiglioni costruiti nel giardino del banchiere. Sorvegliato, non avrebbe potuto uscire prima del tempo, pena la sconfitta.

· Pari | CFIV006477

· [BNI] 1954 1137

· [Autore] Čehov, Anton Pavlovič

· Polledro, Alfredo

· Biblioteca universale Rizzoli ; 777-779

· Trad. di Alfredo Polledro

· Duèl'. | CFIV006477

· [BNI] 1955 1771

· [Autore] Čehov, Anton Pavlovič

· Polledro, Alfredo

· Biblioteca universale Rizzoli ; 442-444

· Traduzione di Alfredo Polledro

· Zitejskaja meloc" | CFIV006477

· [BNI] 1952 7603

· [Autore] Čehov, Anton Pavlovič

· [Traduttore] Polledro, Alfredo

· 891.733 (23.)

· Biblioteca universale Rizzoli ; 380-382

· Svedskaja spička | CFIV006477

· [BNI] 1952 2612

· [Autore] Čehov, Anton Pavlovič

· [Traduttore] Polledro, Alfredo

· Biblioteca universale Rizzoli ; 573-574

· Traduzione di Alfredo Polledro

· Stepʹ. | CFIV006477

· [BNI] 1953 6204

· [Autore] Čehov, Anton Pavlovič

· Polledro, Alfredo

· 891.733 (21.)

· Biblioteca universale Rizzoli ; 691-693

· Traduzione di Alfredo Polledro

· Skucnaja istorija | CFIV006477

· [Autore] Čehov, Anton Pavlovič

· Polledro, Alfredo

· Biblioteca universale Rizzoli ; 1068-1070

· Traduzione di Alfredo Polledro

· Nikolaj Čikil’deev, cameriere all'albergo «Bazar Slavo» di Mosca, ha difficoltà a camminare, e quindi a lavorare, a causa di una malattia. Pensa perciò che sia meglio ritornare al paese natale dove la vita è meno cara, assieme alla moglie Ol’ga e alla figlia Saša. Non appena ritornato in campagna, nella casa dei genitori, Nikolaj si rende però conto di aver commesso un errore. Il paesaggio è meraviglioso; ma la casa natale, che aveva lasciato all'età di undici anni per recarsi in città, e che nel ricordo era luminosa, spaziosa e tranquilla, gli appare ora scura, stretta, sudicia e nera per il fumo e per le mosche. Nell'angusta isba i tre devono convivere con i vecchi genitori di Nikolaj, con la numerosa famiglia del fratello Kiriak (la moglie Mariâ e sei figli) e con la famiglia del fratello Denis (la moglie Fëkla e due bambini, Denis è invece assente perché soldato). Alla povertà materiale si accompagna una evidente povertà morale. Il padre Ossip e il fratello Kiriak amano ubriacarsi; quest'ultimo inoltre è manesco con la moglie Mariâ. Costei, che non è mai uscita fuori dal villaggio, è una donna mite e rassegnata, generosa verso i nuovi arrivati. Fëkla è invece maligna e insofferente. Nel villaggio sono sconosciute inoltre forme elementari di solidarietà. Quando scoppia un incendio in un'isba, l'unico a intervenire è uno studente di passaggio: i contadini si limitano a osservare il fuoco, in grado potenzialmente di diffondersi alle loro stesse case, senza far nulla. Le autorità sono feroci contro i contadini: per un piccolissimo debito alla famiglia Čikil’deev viene sequestrato perfino il samovar. La religione è puramente formale...

· [BNI] 1956 12177

· [Autore] Čehov, Anton Pavlovič

· Polledro, Alfredo